lunedì 23 marzo 2015

Le Sentinelle di Orbetello (GR) e di Pontassieve (FI) incontrano i propri amministratori





Le Sentinelle di Orbetello (GR)  e di Pontassieve (FI) incontrano i propri amministratori

Giovedì 19 marzo le giovani Sentinelle sbarcano ad Orbetello.

Protagonisti sono i ragazzi e le ragazze dell'Istituto Comprensivo Don Milani guidati con passione dalla Dirigente Scolastica, Nunzia Squitieri, e dalle insegnanti, Beatrice Bersanti e Gabriella Solari, hanno scelto di occuparsi di raccolta differenziata.

L'appuntamento è previsto per le ore 16.00,  ma già alle 15.30 tutto è pronto: studenti e studentesse, dopo aver montato le attrezzature necessarie alla proiezione dei lavori, approfittano del tempo rimasto per provare e riprovare i loro interventi e la disposizione sul palco.

Alle 16.00, puntualissimi e un po emozionati, si parte!

Nell'Auditorium comunale a fare gli onori di casa, il vice sindaco, Marcello Stoppa, e l'assessore all'Ambiente, Mauro Barbini. In sala genitori, rappresentanti della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Guardia Costiera e l'associazione Legalmente.

Nell'introduzione la Fondazione illustra il progetto agli adulti presenti, le finalità, il protagonismo dei giovani, la cittadinanza attiva e responsabile.

Ragazzi e ragazze salgono sul palco e prendono possesso, con padronanza, dello spazio. Iniziano a parlare della questione rifiuti illustrando la complessità del tema scelto anche attraverso  riferimenti a vicende quali l'omicidio della giornalista Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi in Somalia perché avevano scoperto un traffico di rifiuti. Poi hanno intervistato la sindaca, Monica Paffetti, e l'assessore all'Ambiente, Mauro Barbini. Nell'aula consiliare hanno riproposto alcune domande: quanto costa smaltire i rifiuti nel nostro comune? Hanno appreso che costa 4 milioni di euro all'anno smaltire circa 12.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati, trasportati o in una discarica di Grosseto o all'inceneritore di Scarlino, mentre le alghe della laguna devono essere smaltite come rifiuti speciali. Inoltre, affermano che il Comune paga una ecotassa europea perché solo l'11% dei rifiuti vengono separati, mentre la raccolta differenziata dovrebbe arrivare almeno al 35%. I ragazzi si chiedono: come possiamo contribuire ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata? Si propongono quindi di promuovere a scuola la raccolta differenziata e, grazie a questo loro impegno, sensibilizzare la cittadinanza, coscienti che questo tipo di comportamento costituisca anche una barriera nei confronti delle ecomafie.

Studenti e studentesse citano "l'isola dei rifiuti" nell'oceano Pacifico composta di plastica e altri derivati e, grazie all'aiuto della Guardia Costiera, scoprono che per decomporsi una gomma da masticare impiega 5 anni, un filo da pesca 600, una bottiglia di plastica 1000. L'oceano Pacifico è lontano, ma al largo dell'isola d'Elba, nel santuario dei cetacei, a causa del traffico di transatlantici costante su quella rotta e delle correnti, si è creato un ammasso di plastica che ha un effetto disastroso sull'ecosistema marino, quindi quando abbiamo una bottiglietta in mano, prima di gettarla, pensiamo bene alle conseguenze che può causare quel gesto!

Mauro Barbini afferma che la Regione Toscana è sempre stata molto attenta alla questione rifiuti, da qualche tempo è stato costituito l'ATO Toscana Sud, un unico gestore che ha raggruppato 109 comuni. La raccolta differenziata con i cassonetti lungo la strada non produce grandi risultati. Differenziamo circa 10-11%, mentre come singolo comune dovrebbe essere pari al 65% e nell'ATO del 35%.

A breve con la SEI Toscana metteremo i contenitori per la raccolta stradale dei rifiuti organici, partiremo anche con campane per il multimateriale leggero e il vetro separato a parte.

In molti casi è scarsa l'informazione, come ad esempio il ritiro degli ingombranti: a volte i cittadini abbandonano mentre sarebbe sufficiente una telefonata per prenotare un  ritiro gratuito! La Dirigente scolastica lamenta i tempi biblici della SEI per il ritiro degli ingombranti e l'Assessore ammette che i tempi devono essere più brevi, ma richiede da parte dei cittadini un comportamento civile.

Mauro Barbini si complimenta per il lavoro della Fondazione, importante nel formare i giovani al difficile compito di correggere l'illegalità diffusa e si rende disponibile a partecipare anche ai futuri incontri. Interviene il professor Santoro dell'associazione Legalmente che ribadisce il ruolo della scuola nella formazione e sensibilizzazione delle giovani generazioni anche in riferimento alla tematica affrontate oggi dai ragazzi suggerendo all'assessore di incentivare di più la raccolta differenziata per risparmiare e creare anche posti di lavoro.

Come già in altri Comuni, la Fondazione ha chiesto all'amministrazione di dare dei segnali di fiducia ai ragazzi e alle ragazze, ad esempio riprendendo la proposta della Dirigente di ridurre la plastica delle bottigliette d'acqua, portando come modello l'esperienza del Liceo Petrocchi di Pistoia di prevedere delle cannelle di acqua di qualità nella scuola, e l'Assessore ha confermato la propria disponibilità.

A conclusione del confronto, vivace e interessante, abbiamo visto un video realizzato dai ragazzi sulla loro partecipazione alla marcia della memoria e della legalità organizzata dalla Fondazione a Pistoia e alla nave della legalità, entrambe nello scorso mese di maggio.

Una lunga strada ci attende ma dobbiamo percorrerla mano nella mano – diceva Antonino Caponnetto e con questo auspicio ci siamo dati appuntamento a Grosseto il 22 maggio prossimo con tutte le scuole della provincia.

Marina Biagiotti

Referente Progetto Scuola per la Provincia di Grosseto



Il secondo appuntamento della giornata, in contemporanea, è stato a Pontassieve. Alle 16.00, nella sala consiliare, le classi seconde dell'Istituto comprensivo, un folta presenza di genitori e cittadini, sono state accolte dal sindaco, Monica Marini, che ha salutato tutti ringraziando la Fondazione per il suo impegno e ha ricordato ai giovani il valore delle regole il cui rispetto è essenziale per favorire la partecipazione e la democrazia e, senza le quali, non è pensabile vivere insieme in una comunità.

Laura Cencetti, vicaria dell'Istituto, ha portato il saluto della Dirigente scolastica poi la Fondazione ha introdotto i lavori. Ai cittadini ha richiamato la scelta di Antonino Caponnetto di incontrare ragazzi e ragazze dopo la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, scelta che è all'origine dell'impegno della Fondazione di promuovere il protagonismo giovanile grazie al progetto delle giovani sentinelle che nella sua articolazione ha l'obiettivo dell'esercizio del confronto e della discussione con chi ha il governo della cosa pubblica al fine di favorire la cittadinanza attiva e responsabile.

Le classi seconde che hanno partecipato al progetto sono anche giovani giornalisti che partecipano ad un concorso del quotidiano La Nazione per il quale hanno scritto alcuni pezzi, pubblicati proprio nell'edizione di giovedì 19. In uno hanno raccontato la loro partecipazione al progetto, quali obiettivi si sono prefissi e il lavoro svolto, in un altro hanno intervistato Lucia Gori, presidente dell'associazione Uno per tutti e mamma di un giovane disabile.

Con la lettura dell'intervista ha preso il via l'illustrazione del loro progetto: hanno scelto di occuparsi dello stato di degrado del giardino del Pallaio, uno spazio cittadino che ritengono molto interessante da ripristinare per incontrarsi e giocare.

Il giardino è un luogo da adottare per ragazzi e ragazze e per questo motivo con l'aiuto di immagini hanno documentato lo stato di abbandono e di degrado, poi sono passati alla discussione a scuola che ha avuto come esito l'elaborazione di ben sei proposte che sono state poi riassunte in una sola.

Poi, a turno, studenti e studentesse illustrano che cosa intendono fare nel giardino: ripulire e recuperare un campetto da calcio e gli spogliatoi, giochi per ragazzi e ragazze diversamente abili, e questa parte del progetto è veramente interessante perché immaginano un giardino capace di accogliere, di includere nel gioco anche chi abilità differenti, segno di sensibilità curate dentro una scuola che accoglie. Il giardino immaginato dai giovani è uno spazio per grandi e piccoli, all'interno vi è un campo di bocce e questa presenza di così varia può favorire una maggiore cura e attenzione. Spesso queste proposte hanno come corollario la questione di chi controlla, ma in questo caso i giovani nutrono fiducia nelle virtù dei frequentatori e la Fondazione, con loro, ripropone che siano i cittadini stessi ad essere attivi nella cura: i meno giovani frequentatori del campo di bocce e un'area per cani potrebbero animare lo spazio durante l'intera giornata e dissuadere ogni tentativo di degrado, proprio in nome di una cittadinanza che ha a cuore i beni che appartengono a tutti. Abbiamo “provocatoriamente” sollecitato i ragazzi e le ragazze a prevedere uno spazio per la street art per gli edifici presenti nel giardino, forti dell'esperienza di Arezzo con quelli del Liceo artistico, proprio con l'intenzione di uno scambio fra esperienze diverse del progetto.

La sindaca ha voluto ringraziare per il bel lavoro, riconoscendo che il giardino ha necessità di essere sistemato e restituito all'uso pubblico. Per questa ragione ha acquisito i progetti per la sistemazione e promesso di favorire un lavoro in comune con ragazzi e ragazze.

Ha invitato anche lei a mantenere in buone condizioni lo spazio come compito di ciascuno, una attenzione condivisa fra i cittadini grandi e piccoli nella consapevolezza del rispetto e nella  consapevolezza che il un bene appartiene a tutti, ha prospettato l'adozione del giardino.

I progetti dei giovani costituiscono un buon punto di partenza per il recupero e la Fondazione è tornata a proporre una giornata per la ripulitura in modo che vi sia un maggiore coinvolgimento della cittadinanza in questa opera di ripristino. Il confronto si è arricchito della testimonianza di Marcello Zuinesi, educatore, impegnato nel lavoro con giovani rom che lavorano al recupero di spazi per vivere e avere opportunità di scambio e conoscenza. Anche a Pontassieve abbiamo ripreso la proposta di una maggiore collaborazione fra l'amministrazione comunale e l'Agenzia delle entrate in modo da aggredire l'evasione fiscale, recuperando risorse disponibili e dando un segnale a cittadini e cittadine di contrasto effettivo all'illegalità che, in questo caso, rende evidente come la trasgressione di una regola significa approfondire le diseguaglianze fra i cittadini.

Con l'augurio che la discussione e il confronto abbiano arricchito il progetto delle giovani sentinelle e che questo lavoro comune con chi ha il governo della città prosegua ci siamo dati appuntamento a Firenze per lunedì 12 maggio.

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Sergio Tamborrino

Responsabile Progetto Scuola Toscana

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