IN CAMMINO VERSO LA LEGALITÀ DA CORLEONE A FIRENZE
Venerdi 4 dicembre ancora giovani sentinelle in Sicilia e in Toscana. A Corleone ben due incontri in mattinata in due Sale differenti in modo da poter garantire il nostro ritorno in Toscana, prima in aereo su Roma e poi in treno, in tempo per l'appuntamento serale al circolo La Rampa di Tavarnelle nel corso del quale i giovani hanno incontrato il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti.
Alle 9.00, nella sala multimediale ex deposito treni, ad attenderci i più piccoli della scuola primaria Finocchiaro Aprile con i propri insegnanti. Con grande attenzione hanno seguito il nostro discorso sui diritti sanciti nella Carta dei bambini sottoscritta a Ginevra nel 1924 contro lo sfruttamento minorile e, dalla Carta, siamo partiti osservando come quegli stessi diritti sono elusi da molti Paesi europei quando importano merci da stati extraeuropei dove si fa ricorso al lavoro minorile e i bambini sono sfruttati e senza tutele. Antonino Caponnetto si è battuto per affermare i quattro grandi valori e uno di essi riguardava il divieto del lavoro minorile, mentre esortava i giovani ad essere protagonisti del proprio futuro. Forti di queste convinzioni abbiamo illustrato il nostro progetto e lanciato la sfida ai giovanissimi e alle giovanissime ad essere autentiche sentinelle della legalità.
Giusto il tempo per raggiungere il cinema Martorana, dove erano ad attenderci ragazze e ragazzi della scuola media Vasi e del professionale Agricole Alberghiero per il secondo incontro della mattinata. Dopo il saluto del Dirigente abbiamo parlato anche con loro di diritti, di lavoro e di responsabilità. Se disattesi i primi e non assunta l'ultima si alimenta in modo esponenziale l'operato della mafia che, da sempre, sostituisce lo Stato nei servizi, ma generando ancora di più povertà e sottosviluppo.
Maurizio Pascucci ha illustrato le attività della Cooperativa lavoro e non Solo e dell'associazione Fiore di Corleone e del loro riscatto. La produzione del pomodoro “siccagno” e della commercializzazione dei prodotti della terra sono temi di grande interesse per queste realtà perché, da un lato, i contadini locali non sono più sfruttati da mediatori che pagano una cassetta da 20 chili di pomodori 3,50 € rivendendoli poi sul mercato a 30 € mentre si impegnano a creare una filiera corta che consente guadagni giusti, un lavoro regolato dalle norme e, soprattutto, non sottoposto al ricatto mafioso.
Le esperienze sulle terre confiscate alla mafia hanno aperto la via alla possibilità di immaginare un futuro differente per tanti uomini e donne, dove i diritti e le responsabilità sono parole chiave e punti di riferimento, modelli e scelte di vita quotidiana e costituiscono un punto di non ritorno. Il segnale che giunge dalle scuole siciliane, dai loro insegnanti, rafforza questa convinzione, soprattutto la partecipazione degli interi istituti, e questa consapevolezza nuova dei diritti, della disciplina Cittadinanza e Costituzione che giunge dalla attenzione di tanti ragazzi e ragazze.
Con quelli della scuola media e dell'Istituto professionale ci ritroveremo venerdì 18 Marzo e, all'appuntamento non mancheranno i più piccoli. Con l'Istituto professionale si arricchisce la collaborazione in quanto firmeremo una Convenzione di 3 anni per sperimentare tutte le possibilità del progetto.
A Firenze l'appuntamento è stato con cinque classi dell'ISIS Leonardo da Vinci. Due avevano già preso parte l'anno scorso con il bel video sulla strage di via de Georgofili che hanno riproposto ai propri compagni e compagne. Con loro abbiamo poi approfondito il tema della mafia guardandolo dal lato del riciclaggio e dei rischi di infiltrazione mafiosa. Ragazzi e ragazze hanno seguito con attenzione e curiosità, hanno sollecitato chiarimenti e risposte a dubbi e domande grazie alle quali abbiamo allargato l'orizzonte del ragionamento a ricercare comportamenti corretti ed efficaci per contrastare la mafia.
Senza un attimo di respiro siamo giunti alla fine dell'ora e ci siamo dati appuntamento per giovedì 3 marzo.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
domenica 6 dicembre 2015
IN CAMMINO VERSO LA LEGALITÀ DA CORLEONE A FIRENZE
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venerdì 4 dicembre 2015
Incontro Castelvetrano (PA) e Siena
Incontro Castelvetrano (PA) e Siena
Giovedì 3 dicembre ancora giovani sentinelle in Sicilia e in Toscana. Sull'isola l'appuntamento è a Castelvetrano con le giovanissime sentinelle del Circolo 2 Ruggero Settimo.
Nell'Aula magna ad accoglierci 5 classi quinte della scuola primaria che con grande attenzione hanno ascoltato il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto e della sua scelta di andare in Sicilia per aiutare i suoi conterranei alla morte di Rocco Chinnici. Lo sosteneva la forza dei valori in cui credeva. Con ragazzi e ragazze abbiamo parlato di diritti negati e di come la mafia colma l'assenza di tali diritti che, invece sono indispensabili per essere dei cittadini responsabili.
Abbiamo passato due ore intense con scolari e scolare entusiasti di raccogliere la sfida ad essere protagonisti, di accettare di confrontarsi con le istituzioni in difesa dei beni comuni ma anche esigere quei diritti spesso elusi, con l'obiettivo di realizzare le aspirazioni, come accade in tanti Paesi dell'Europa, in breve di poter vivere in un Paese “normale”.
In Toscana ci siamo ritrovati all'Istituto comprensivo Jacopo della Quercia di Siena con ragazzi e ragazze di due classi terze che hanno già partecipato all'esperienza del progetto l'anno scorso e con loro abbiamo approfondito il tema della cittadinanza, di quali valori coltivare per crescere come uomini e donne consapevoli del vivere in comune in modo responsabile.
L'anno passato hanno deciso di occuparsi della propria scuola e di recuperare degli spazi, tema che ricorre con frequenza fra i giovani e che segna la loro attenzione per il vivere bene fra le mura scolastiche, e per il loro progetto hanno coinvolto genitori e le stesse istituzioni locali. Grazie a questa esperienza abbiamo riflettuto sulle qualità del cittadino e il confronto è stato molto interessante. Ci siamo lasciati con l'impegno di proseguirlo in occasione del secondo appuntamento quando saremo ospiti dell'amministrazione comunale.
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
giovedì 3 dicembre 2015
Giovani sentinelle in Toscana e in Sicilia
Giovani sentinelle in Toscana e in Sicilia
La mafia ha più paura della scuola che della stessa giustizia - diceva nonno Nino – e forti di quella sua convinzione abbiamo proseguito con gli incontri in Toscana e siamo approdati anche in Sicilia, a Capaci.
Mercoledì 2 Dicembre all'Istituto Comprensivo De Gasperi abbiamo incontrato 900 ragazzi e ragazze in due distinti incontri. Loro hanno deciso di essere sentinelle e di trasformare un luogo tristemente famoso per essere stato teatro di una strage in luogo di memoria, di riscatto sociale, di responsabilità, di buone regole, di protagonismo giovanile e, grazie a questo percorso, la scuola ribadisce il suo statuto di spazio della formazione del cittadino e della cittadina.
I giovani del comprensivo avevano studiato e approfondito in classe i diritti dei bambini e da essi è partito il nostro dibattito sui diritti dei bambini. L'articolo 4 della carta di Ginevra del 1924 impegna gli stati a garantire loro protezione contro ogni forma di sfruttamento, poi la Convenzione dell'Onu, all'articolo 2 comma 1, rinnova la garanzia ad ogni bambino senza distinzione di razza, di sesso o di religione. Ma tali diritti, nel corso del secolo, sono stati spesso calpestati in molti Stati.
Antonino Caponnetto ribadiva l'impegno a sostegno di 4 grandi valori: contro lo sfruttamento minorile, contro la fame nel mondo, contro la pena di morte e contro la guerra. Difendeva la nostra Carta costituzionale, la sua attualità e la necessità che fosse attuata pienamente contro tutti i tentativi di modificarla promossi negli ultimi trent'anni.
Ai ragazzi e alle ragazze di Capaci abbiamo ricordato l'impegno della Fondazione a sollecitare tutte le Amministrazioni comunali, provinciali e regionali a firmare una petizione dove si chiede una seria lotta alla mafia, all'evasione fiscale e alla corruzione perché non possiamo sperare di fare un cambiamento se non vi è giustizia sociale, non possiamo sradicare la cancrena mafia se ci sarà sempre chi ci convive.
I giovani, la scuola hanno detto no alla mafia e hanno accettato la sfida ad essere giovani sentinelle, il nostro augurio è che le istituzioni sottoscrivano la petizione e siano alleate dei propri cittadini per non piegare la testa al compromesso, ma essere esempio di questa nuova resistenza.
A Bagno a Ripoli con le classi terze e una classe prima dell'Istituto comprensivo Caponnetto, accompagnate dalle proprie insegnanti, abbiamo discusso della responsabilità del cittadino, dell'esercizio della cittadinanza attiva per respingere ogni tentativo della mafia e per affermare un costume morale che abbia come riferimento il rispetto delle regole. La discussione è stata vivace e ragazze e ragazzi hanno ascoltato in silenzio la testimonianza di Irene , volontaria sulle terre confiscate alla mafia. A salutare tutti è intervenuta anche Annalisa Massari, assessora alle Politiche della scuola.
Anche a loro abbiamo lanciato la sfida del protagonismo e siamo certi che studenti e studentesse non mancheranno di sorprenderci con il loro impegno.
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
martedì 1 dicembre 2015
Incontro a Gramolazzo (LU)
Incontro a Gramolazzo (LU)
Martedì primo dicembre incontro con le sentinelle di Gramolazzo piccola frazione del Comune di Minucciano, in Alta Garfagnana. A far sentire meno il peso della levataccia le tre classi: una prima, una seconda e una terza che ci attendono insieme ai propri insegnanti. Con loro abbiamo introdotto le vicende di Antonino Caponnetto, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L'esempio di dedizione al proprio dovere che ci hanno consegnato è da custodire con cura e ci richiama al compito di essere dei cittadini giusti e responsabili. Nel soffermarci in particolare sui principi e i valori che hanno perseguito nella loro vita, valori e principi che ritroviamo nella nostra Carta costituzionale della quale abbiamo sottolineato, una volta di più, l'importanza e la necessità di conoscerla e farne guida dell'impegno quotidiano.
A tale compito, nel quadro di Cittadinanza e Costituzione, mira il progetto Giovani sentinelle e a ragazzi e ragazze abbiamo lanciato la sfida ad occuparsi di un tema particolarmente rilevante, di studiarlo e approfondirlo per poi discuterne con i propri amministratori. I tanti interventi sono testimonianza di interesse e vivacità e fanno ben sperare negli esiti del progetto per il quale ci siamo dati appuntamento per il prossimo mercoledì 9 marzo 2016, ospiti dell'amministrazione comunale.
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Martedì primo dicembre incontro con le sentinelle di Gramolazzo piccola frazione del Comune di Minucciano, in Alta Garfagnana. A far sentire meno il peso della levataccia le tre classi: una prima, una seconda e una terza che ci attendono insieme ai propri insegnanti. Con loro abbiamo introdotto le vicende di Antonino Caponnetto, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L'esempio di dedizione al proprio dovere che ci hanno consegnato è da custodire con cura e ci richiama al compito di essere dei cittadini giusti e responsabili. Nel soffermarci in particolare sui principi e i valori che hanno perseguito nella loro vita, valori e principi che ritroviamo nella nostra Carta costituzionale della quale abbiamo sottolineato, una volta di più, l'importanza e la necessità di conoscerla e farne guida dell'impegno quotidiano.
A tale compito, nel quadro di Cittadinanza e Costituzione, mira il progetto Giovani sentinelle e a ragazzi e ragazze abbiamo lanciato la sfida ad occuparsi di un tema particolarmente rilevante, di studiarlo e approfondirlo per poi discuterne con i propri amministratori. I tanti interventi sono testimonianza di interesse e vivacità e fanno ben sperare negli esiti del progetto per il quale ci siamo dati appuntamento per il prossimo mercoledì 9 marzo 2016, ospiti dell'amministrazione comunale.
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Incontro a Poggibonsi (SI)
Incontro a Poggibonsi (SI)
Lunedì 30 novembre doppio appuntamento a Poggibonsi: alla scuola media Marmocchi e a quella di Staggia Senese, entrambe dell'Istituto comprensivo 1.
Una classe di prima media ci ha accolto con la propria insegnante nel plesso del capoluogo, pronta a raccogliere il testimone dei compagni e compagne più grandi passati agli istituti superiori. Con loro abbiamo ricordato l'esempio di Antonino Caponnetto che dopo essere stato un giudice che ha svolto inchieste sulla mafia ha proseguito il proprio impegno a favore della cultura della legalità. E di cosa è la mafia abbiamo parlato a lungo nell'incontro, prima di soffermarci sui compiti del cittadino attivo e responsabile: rispetto delle regole e degli altri, aver cura di uomini e donne e del mondo in cui viviamo sono le prerogative essenziali che ciascuno e ciascuna deve esercitare. In questo senso abbiamo lanciato la sfida a ragazze e ragazzi che abbiamo invitato a scegliere un tema di particolare interesse, proprio come avevano fatto i loro compagni che avevano posto la questione di uno spazio all'aperto all'interno della scuola, per poi discuterne con chi ha responsabilità di governo nel città di Poggibonsi.
A Staggia erano tre le classi ad attenderci: una prima, una seconda e una terza. Le insegnanti avevano già introdotto con studenti e studentesse il tema di cui si erano occupati i loro compagni lo scorso anno: il recupero di un edificio con degli spazi dove i giovani di Staggia potessero ritrovarsi. Il tema degli spazi è un argomento che viene discusso molto spesso fra i giovani perché, abbiamo osservato, il mondo degli adulti li ha relegati nelle case negando loro i luoghi della socialità. Abbiamo parlato di regole, della nostra Carta costituzionale, di diritti e doveri, di cittadini attenti al bene della propria comunità, in difesa del proprio territorio attraverso il proprio protagonismo per evitare ogni tentativo di infiltrazione dell'economia illegale e del malaffare mafioso.
Nello spirito del progetto ragazzi e ragazze di Staggia hanno deciso di riprendere, oltre al tema che sceglieranno per il loro progetto, le proposte dei propri compagni in quanto condividono quel tema e lo riproporranno ai propri amministratori per poterne discutere nuovamente e avere delle risposte. Ci auguriamo che all’incontro di marzo l’Amministrazione discuta e si confronti in modo chiaro e inequivoco per dare fiducia ai giovani ma anche per collaborare con la scuola alla loro formazione.
Le numerose domande ci fanno ben sperare in un buon esito del progetto e con questi presupposti ci siamo dati appuntamento per martedì 8 marzo, presso la sala comunale di Poggibonsi, con studenti e studentesse dei due plessi dell'Istituto comprensivo 1.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Lunedì 30 novembre doppio appuntamento a Poggibonsi: alla scuola media Marmocchi e a quella di Staggia Senese, entrambe dell'Istituto comprensivo 1.
Una classe di prima media ci ha accolto con la propria insegnante nel plesso del capoluogo, pronta a raccogliere il testimone dei compagni e compagne più grandi passati agli istituti superiori. Con loro abbiamo ricordato l'esempio di Antonino Caponnetto che dopo essere stato un giudice che ha svolto inchieste sulla mafia ha proseguito il proprio impegno a favore della cultura della legalità. E di cosa è la mafia abbiamo parlato a lungo nell'incontro, prima di soffermarci sui compiti del cittadino attivo e responsabile: rispetto delle regole e degli altri, aver cura di uomini e donne e del mondo in cui viviamo sono le prerogative essenziali che ciascuno e ciascuna deve esercitare. In questo senso abbiamo lanciato la sfida a ragazze e ragazzi che abbiamo invitato a scegliere un tema di particolare interesse, proprio come avevano fatto i loro compagni che avevano posto la questione di uno spazio all'aperto all'interno della scuola, per poi discuterne con chi ha responsabilità di governo nel città di Poggibonsi.
A Staggia erano tre le classi ad attenderci: una prima, una seconda e una terza. Le insegnanti avevano già introdotto con studenti e studentesse il tema di cui si erano occupati i loro compagni lo scorso anno: il recupero di un edificio con degli spazi dove i giovani di Staggia potessero ritrovarsi. Il tema degli spazi è un argomento che viene discusso molto spesso fra i giovani perché, abbiamo osservato, il mondo degli adulti li ha relegati nelle case negando loro i luoghi della socialità. Abbiamo parlato di regole, della nostra Carta costituzionale, di diritti e doveri, di cittadini attenti al bene della propria comunità, in difesa del proprio territorio attraverso il proprio protagonismo per evitare ogni tentativo di infiltrazione dell'economia illegale e del malaffare mafioso.
Nello spirito del progetto ragazzi e ragazze di Staggia hanno deciso di riprendere, oltre al tema che sceglieranno per il loro progetto, le proposte dei propri compagni in quanto condividono quel tema e lo riproporranno ai propri amministratori per poterne discutere nuovamente e avere delle risposte. Ci auguriamo che all’incontro di marzo l’Amministrazione discuta e si confronti in modo chiaro e inequivoco per dare fiducia ai giovani ma anche per collaborare con la scuola alla loro formazione.
Le numerose domande ci fanno ben sperare in un buon esito del progetto e con questi presupposti ci siamo dati appuntamento per martedì 8 marzo, presso la sala comunale di Poggibonsi, con studenti e studentesse dei due plessi dell'Istituto comprensivo 1.
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
domenica 29 novembre 2015
Incontro a Montemurlo (PO)
Incontro a Montemurlo (PO)
Solo un appuntamento venerdì 27 novembre. Ad attenderci nella sala Banti, ampia per ospitare le cinque classi, ragazze e ragazzi del comprensivo Salvemini La Pira, tutti veterani del progetto dell'anno passato ad eccezione della classe prima.
Con loro abbiamo approfondito la questione della mafia, le sue origini e come si è modificata nel corso del tempo. In particolare ci siamo soffermati sulle questioni del riciclaggio, della penetrazioni in regioni diverse dalla Sicilia, grazie anche alla scarsa attenzione e all'inesistente senso civico di tanti cittadini e cittadine che preferiscono spesso voltarsi dall'altra parte. Il compito nostro più urgente è quello di acquisire un nuovo costume morale e assumere il principio di responsabilità per contrastare, con le armi del civismo, la mafia.
In questo modo si diviene cittadini, che è poi l'obiettivo del progetto, e noi abbiamo lanciato nuovamente la sfida ai giovani di Montemurlo che hanno già avuto un'esperienza significativa l'anno passato e hanno amministratori attenti e disponibili con cui dialogare e confrontarsi. Lo scambio con studenti e studentesse è stato fitto e intenso e il tempo è scorso veloce, lasciando qualche domanda e curiosità inespressa cui daremo risposta alla prossima occasione.
Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Progetto Scuola
Solo un appuntamento venerdì 27 novembre. Ad attenderci nella sala Banti, ampia per ospitare le cinque classi, ragazze e ragazzi del comprensivo Salvemini La Pira, tutti veterani del progetto dell'anno passato ad eccezione della classe prima.
Con loro abbiamo approfondito la questione della mafia, le sue origini e come si è modificata nel corso del tempo. In particolare ci siamo soffermati sulle questioni del riciclaggio, della penetrazioni in regioni diverse dalla Sicilia, grazie anche alla scarsa attenzione e all'inesistente senso civico di tanti cittadini e cittadine che preferiscono spesso voltarsi dall'altra parte. Il compito nostro più urgente è quello di acquisire un nuovo costume morale e assumere il principio di responsabilità per contrastare, con le armi del civismo, la mafia.
In questo modo si diviene cittadini, che è poi l'obiettivo del progetto, e noi abbiamo lanciato nuovamente la sfida ai giovani di Montemurlo che hanno già avuto un'esperienza significativa l'anno passato e hanno amministratori attenti e disponibili con cui dialogare e confrontarsi. Lo scambio con studenti e studentesse è stato fitto e intenso e il tempo è scorso veloce, lasciando qualche domanda e curiosità inespressa cui daremo risposta alla prossima occasione.
Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Progetto Scuola
mercoledì 25 novembre 2015
Incontro a Monsummano ed Agliana in provincia di Pistoia
Incontro a Monsummano ed Agliana in provincia di Pistoia
Ancora un doppio appuntamento mercoledì 25 novembre.
All'Istituto Tecnico Commerciale Capitini di Agliana abbiamo ritrovato la classe che ha partecipato al progetto lo scorso anno e con ragazzi e ragazze abbiamo approfondito il tema delle trasformazioni della mafia oggi: il tentativo di mimetizzarsi e l'attenzione agli affari, la capacità di penetrare in nuovi territori e i rischi del riciclaggio. Da questo nuovo punto di vista assume grande rilievo la questione della responsabilità di ciascuno e ciascuna, sia che ricopra ruoli di governo della cosa pubblica, sia nel caso del semplice cittadino o cittadina. Abbiamo discusso con qualche vivacità e il tempo è scorso veloce lasciandoci con qualche curiosità inespressa.
Secondo appuntamento della giornata al comprensivo di Monsummano. Ospiti della scuola Primaria Mechini Fucini, nell'aula multimediale, erano ad attenderci ben 4 classi: due seconde, una prima e la terza classe che ha partecipato al progetto lo scorso anno. L’Istituto è da sempre sensibile ai percorsi di legalità che la Fondazione propone oramai da sette anni, prima con il professor Marcello Michelotti che è venuto a mancare ma che ha realizzato con i suoi ragazzi il giardino della pace antistante la scuola, un bel lascito per tutti coloro che lo hanno conosciuto; poi con i suoi colleghi che hanno saputo guidare i giovani ad essere buoni cittadini responsabili, essere sentinelle attente in difesa del proprio territorio. In questi anni partendo proprio dal giardino della pace si sono occupati del degrado dei parchi pubblici, poi dell’ambiente e sono sempre loro che hanno denunciato il rischio di sversare rifiuti nel parco naturale del Padule. Abbiamo ricordato i valori di Caponnetto: difesa della nostra Carta costituzionale e i suoi articoli: contro la guerra, in difesa del lavoro, dei diritti di ogni cittadino, diritti spesso disattesi. E ancora: le infiltrazioni mafiose e l'enorme giro di affari che inquina l’economia sana anche della nostra regione. Ragazzi e ragazze attenti, curiosi hanno continuato a fare domande fino alla fine e, ancora una volta, siamo convinti, come è accaduto in altre scuole, i buoni insegnanti sapranno guidare le sentinelle sul sentiero della legalità, del rispetto delle regole, ma anche ad essere difensori dei loro territori e coscienti dei loro diritti.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Ancora un doppio appuntamento mercoledì 25 novembre.
All'Istituto Tecnico Commerciale Capitini di Agliana abbiamo ritrovato la classe che ha partecipato al progetto lo scorso anno e con ragazzi e ragazze abbiamo approfondito il tema delle trasformazioni della mafia oggi: il tentativo di mimetizzarsi e l'attenzione agli affari, la capacità di penetrare in nuovi territori e i rischi del riciclaggio. Da questo nuovo punto di vista assume grande rilievo la questione della responsabilità di ciascuno e ciascuna, sia che ricopra ruoli di governo della cosa pubblica, sia nel caso del semplice cittadino o cittadina. Abbiamo discusso con qualche vivacità e il tempo è scorso veloce lasciandoci con qualche curiosità inespressa.
Secondo appuntamento della giornata al comprensivo di Monsummano. Ospiti della scuola Primaria Mechini Fucini, nell'aula multimediale, erano ad attenderci ben 4 classi: due seconde, una prima e la terza classe che ha partecipato al progetto lo scorso anno. L’Istituto è da sempre sensibile ai percorsi di legalità che la Fondazione propone oramai da sette anni, prima con il professor Marcello Michelotti che è venuto a mancare ma che ha realizzato con i suoi ragazzi il giardino della pace antistante la scuola, un bel lascito per tutti coloro che lo hanno conosciuto; poi con i suoi colleghi che hanno saputo guidare i giovani ad essere buoni cittadini responsabili, essere sentinelle attente in difesa del proprio territorio. In questi anni partendo proprio dal giardino della pace si sono occupati del degrado dei parchi pubblici, poi dell’ambiente e sono sempre loro che hanno denunciato il rischio di sversare rifiuti nel parco naturale del Padule. Abbiamo ricordato i valori di Caponnetto: difesa della nostra Carta costituzionale e i suoi articoli: contro la guerra, in difesa del lavoro, dei diritti di ogni cittadino, diritti spesso disattesi. E ancora: le infiltrazioni mafiose e l'enorme giro di affari che inquina l’economia sana anche della nostra regione. Ragazzi e ragazze attenti, curiosi hanno continuato a fare domande fino alla fine e, ancora una volta, siamo convinti, come è accaduto in altre scuole, i buoni insegnanti sapranno guidare le sentinelle sul sentiero della legalità, del rispetto delle regole, ma anche ad essere difensori dei loro territori e coscienti dei loro diritti.
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
21° Vertice Nazionale Antimafia a Bagno a Ripoli - 27 novembre ore 16
COMUNICATO STAMPA
"La mafia c'è ed è un fenomeno globale". 21° Vertice Nazionale Antimafia a Bagno a Ripoli. Appuntamento il 27 novembre all'Antico Spedale del Bigallo. Segui su Twitter #nomafia2015
Firenze, 25 novembre 2015.- Il 21° Vertice Nazionale Antimafia si svolgerà a Bagno a Ripoli venerdì 27 novembre 2015 alle 16, nella splendida cornice dell'Antico Spedale del Bigallo.
La manifestazione, intitolata "La mafia c'è ed è un fenomeno globale", è organizzata dalla Fondazione Antonino Caponnetto e dal Comune di Bagno a Ripoli, sotto l'Alto Patronato del Presidente Repubblica e grazie al supporto della Regione Toscana.
Dopo l'intervento di apertura dei lavori del Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e la relazione del Presidente del Senato Pietro Grasso, interverranno il Presidente di Riferimenti Adriana Musella, il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, il Senatore Mario Giarrusso, la Senatrice Rosa Maria Di Giorgi, il SenatoreBeppe Lumia, il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, il giornalista free lance Claudio Gherardini, il Responsabile Nazionale Scuola Fondazione Caponnetto Domenico Bilotta, il Referente Lazio Fondazione Caponnetto Raffaele Vallefuoco,Susanna Agostini (Fondazione Caponnetto), il Magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Catello Maresca,Giorgio Giombetti (Fondazione Caponnetto), il Giornalista de Laspia.it Paolo Borrometi, il Referente Liguria Fondazione Caponnetto Giovanni Sabatino,Geremia Mancini (Associazione Ambasciatori della Fame), l'imprenditore Gianluca Calì, il Referente Trapani Fondazione Caponnetto Pasquale Calamia, il Presidente Consiglio Regione Umbria Donatella Porzi, il Responsabile Antiusura Fondazione CaponnettoLoredana Ferrara, il Presidente Fondazione MediterraneoMichele Capasso, il Responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia della Lav (Lega Antivivisezione) Ciro Troiano.
All'interno del Vertice:
- Claudio Loiodice, esperto di business intelligence, Martin De Sa' Pinto, Giornalista Reuters esperto di business intelligence, Guido Palazzo, professore Università di Losanna, e Claudio Foglini, docente esperto di criminalità economica, affronteranno il tema 'Affari, etica e criminalità';
- saranno consegnati il Premio Scomodo 2015 e il PremioSbirro 2015.
- Presiede: Salvatore Calleri(Presidente Fondazione Antonino Caponnetto). Conduce:Raffaele Palumbo (giornalista radiotelevisivo).
“La Fondazione Antonino Caponnetto, insieme al Comune di Bagno a Ripoli e grazie al contributo della Regione Toscana, organizza quest'anno il 21° Vertice Nazionale Antimafia – ha dichiarato Salvatore Calleri,Presidente della Fondazione Caponnetto -. Il titolo è importante: 'La mafia c'è ed è un fenomeno globale'. È questo un momento difficile per il nostro Paese. Noi uniamo le forze, a partire dal Presidente del Senato Pietro Grasso, tante persone che combattono quotidianamente contro le organizzazioni mafiose in modo pratico e concreto. La mafia sta cambiando strategia e prova a tornare ad essere popolare e sta cercando di parificare il movimento antimafia a se stessa, con tutte le polemiche inutili che ci sono state negli ultimi due anni. Basta vedere come sembri che ci sia di nuovo una sorta di protezione della mafia dal fenomeno terrorista dell'Isis. È una bugia colossale: le mafie fanno sempre affari con i terroristi internazionali, è storicamente provato. Quindi evitiamo di convivere con la mafia: la mafia non ci protegge, ci uccide”.
“Siamo orgogliosi di ospitare il 21° Vertice Nazionale Antimafia, iniziativa dedicata ad Antonino Caponnetto, magistrato e uomo simbolo della lotta alle mafie, ispiratore ed amico di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ai quali è intitolata la nostra Sala Consiliare – hanno aggiuntoFrancesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli, e l'Assessore alla Legalità e ai Diritti Francesca Cellini -. La Fondazione Caponnetto lavora efficacemente da molti anni nella diffusione della cultura della legalità, nella denuncia delle infiltrazioni mafiose e nel nutrire la società di anticorpi contro le attività mafiose, valori essenziali del vivere civile e democratico nei quali anche il Comune di Bagno a Ripoli crede e si impegna profondamente, con una particolare attenzione ai giovani e alle scuole. La visione del problema mafia a 360° che ha la Fondazione Caponnetto, e la sua conseguente azione di alto livello ed intensità, come pure il suo costante e fermo richiamo alla consapevolezza delle autentiche dimensioni del fenomeno e, proprio per questa coscienza, a non credere mai di esserne liberi, sono le modalità imprescindibili con le quali porsi e concentrarsi nella lotta alle mafie. Il vertice di venerdì 27 al Bigallo sarà ancora una volta un'opportunità fondamentale per acquisire informazioni e strumenti utili a migliorare il nostro già intenso e proficuo lavoro sulla sicurezza del territorio e sull'educazione, per una diffusione sempre maggiore della cultura della legalità. Doveroso ringraziare Antonino Caponnetto, uomo e giudice esemplare per tutte le generazioni, la Fondazione che porta il suo nome e i personaggi ed esperti che ascolteremo al Vertice”.
Segui su Twitter #nomafia2015.
Info:http://www.comune.bagno-a-ripoli.fi.it ehttp://www.antoninocaponnetto.it.
Informazioni anche: Call Center Linea Comune, tel. 055.055, lunedì-sabato, ore 8-20.
"La mafia c'è ed è un fenomeno globale". 21° Vertice Nazionale Antimafia a Bagno a Ripoli. Appuntamento il 27 novembre all'Antico Spedale del Bigallo. Segui su Twitter #nomafia2015
Firenze, 25 novembre 2015.- Il 21° Vertice Nazionale Antimafia si svolgerà a Bagno a Ripoli venerdì 27 novembre 2015 alle 16, nella splendida cornice dell'Antico Spedale del Bigallo.
La manifestazione, intitolata "La mafia c'è ed è un fenomeno globale", è organizzata dalla Fondazione Antonino Caponnetto e dal Comune di Bagno a Ripoli, sotto l'Alto Patronato del Presidente Repubblica e grazie al supporto della Regione Toscana.
Dopo l'intervento di apertura dei lavori del Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e la relazione del Presidente del Senato Pietro Grasso, interverranno il Presidente di Riferimenti Adriana Musella, il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, il Senatore Mario Giarrusso, la Senatrice Rosa Maria Di Giorgi, il SenatoreBeppe Lumia, il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, il giornalista free lance Claudio Gherardini, il Responsabile Nazionale Scuola Fondazione Caponnetto Domenico Bilotta, il Referente Lazio Fondazione Caponnetto Raffaele Vallefuoco,Susanna Agostini (Fondazione Caponnetto), il Magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Catello Maresca,Giorgio Giombetti (Fondazione Caponnetto), il Giornalista de Laspia.it Paolo Borrometi, il Referente Liguria Fondazione Caponnetto Giovanni Sabatino,Geremia Mancini (Associazione Ambasciatori della Fame), l'imprenditore Gianluca Calì, il Referente Trapani Fondazione Caponnetto Pasquale Calamia, il Presidente Consiglio Regione Umbria Donatella Porzi, il Responsabile Antiusura Fondazione CaponnettoLoredana Ferrara, il Presidente Fondazione MediterraneoMichele Capasso, il Responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia della Lav (Lega Antivivisezione) Ciro Troiano.
All'interno del Vertice:
- Claudio Loiodice, esperto di business intelligence, Martin De Sa' Pinto, Giornalista Reuters esperto di business intelligence, Guido Palazzo, professore Università di Losanna, e Claudio Foglini, docente esperto di criminalità economica, affronteranno il tema 'Affari, etica e criminalità';
- saranno consegnati il Premio Scomodo 2015 e il PremioSbirro 2015.
- Presiede: Salvatore Calleri(Presidente Fondazione Antonino Caponnetto). Conduce:Raffaele Palumbo (giornalista radiotelevisivo).
“La Fondazione Antonino Caponnetto, insieme al Comune di Bagno a Ripoli e grazie al contributo della Regione Toscana, organizza quest'anno il 21° Vertice Nazionale Antimafia – ha dichiarato Salvatore Calleri,Presidente della Fondazione Caponnetto -. Il titolo è importante: 'La mafia c'è ed è un fenomeno globale'. È questo un momento difficile per il nostro Paese. Noi uniamo le forze, a partire dal Presidente del Senato Pietro Grasso, tante persone che combattono quotidianamente contro le organizzazioni mafiose in modo pratico e concreto. La mafia sta cambiando strategia e prova a tornare ad essere popolare e sta cercando di parificare il movimento antimafia a se stessa, con tutte le polemiche inutili che ci sono state negli ultimi due anni. Basta vedere come sembri che ci sia di nuovo una sorta di protezione della mafia dal fenomeno terrorista dell'Isis. È una bugia colossale: le mafie fanno sempre affari con i terroristi internazionali, è storicamente provato. Quindi evitiamo di convivere con la mafia: la mafia non ci protegge, ci uccide”.
“Siamo orgogliosi di ospitare il 21° Vertice Nazionale Antimafia, iniziativa dedicata ad Antonino Caponnetto, magistrato e uomo simbolo della lotta alle mafie, ispiratore ed amico di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ai quali è intitolata la nostra Sala Consiliare – hanno aggiuntoFrancesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli, e l'Assessore alla Legalità e ai Diritti Francesca Cellini -. La Fondazione Caponnetto lavora efficacemente da molti anni nella diffusione della cultura della legalità, nella denuncia delle infiltrazioni mafiose e nel nutrire la società di anticorpi contro le attività mafiose, valori essenziali del vivere civile e democratico nei quali anche il Comune di Bagno a Ripoli crede e si impegna profondamente, con una particolare attenzione ai giovani e alle scuole. La visione del problema mafia a 360° che ha la Fondazione Caponnetto, e la sua conseguente azione di alto livello ed intensità, come pure il suo costante e fermo richiamo alla consapevolezza delle autentiche dimensioni del fenomeno e, proprio per questa coscienza, a non credere mai di esserne liberi, sono le modalità imprescindibili con le quali porsi e concentrarsi nella lotta alle mafie. Il vertice di venerdì 27 al Bigallo sarà ancora una volta un'opportunità fondamentale per acquisire informazioni e strumenti utili a migliorare il nostro già intenso e proficuo lavoro sulla sicurezza del territorio e sull'educazione, per una diffusione sempre maggiore della cultura della legalità. Doveroso ringraziare Antonino Caponnetto, uomo e giudice esemplare per tutte le generazioni, la Fondazione che porta il suo nome e i personaggi ed esperti che ascolteremo al Vertice”.
Segui su Twitter #nomafia2015.
Info:http://www.comune.bagno-a-ripoli.fi.it ehttp://www.antoninocaponnetto.it.
Informazioni anche: Call Center Linea Comune, tel. 055.055, lunedì-sabato, ore 8-20.
Incontro ad Aulla (MS) e a Volterra (PI)
Incontro ad Aulla (MS) e a Volterra (PI)
Martedì 24 novembre appuntamenti con le giovani sentinelle a Volterra e ad Aulla. Rattrista ritornare in Lunigiana ancora una volta nei container: insegnanti, custodi, personale amministrativo, ragazze e ragazzi con grande dignità hanno un contegno per rendere vivibile e gradevole gli spazi che ospitano la loro scuola, abbiamo visto la mensa già apparecchiata, dove fanno capolino dei fiori; all'interno, sia alle scuole primarie sia alle secondarie, classi pulire e silenziose che meritano grande rispetto.
Ad attenderci 2 nuove classi con le proprie insegnanti, Bettini e Gigliotti, che hanno ascoltato in silenzio le nostre parole su Antonino Caponnetto e sugli obiettivi del progetto. Abbiamo lanciato nuovamente la sfida ad occuparsi di un tema per loro rilevante ed essere cittadini attivi e responsabili e le tante domande e richieste di chiarimento sono un buon segnale del lavoro che verrà.
Con loro ci siamo intrattenuti per discutere del progetto dei loro compagni e compagne più grandi che merita di essere sostenuto e rilanciato e, per questa ragione, i giovani delle due classi hanno invitato da subito la ministra dell'Istruzione a visitare la loro scuola e a discutere con tutti gli studenti e le studentesse.
Abbiamo incontrato anche alcuni genitori che ci hanno informato sui lavori della nuova scuola: quella dell'infanzia e primaria dovrebbero essere pronte per il prossimo anno scolastico, mentre la secondaria ha tempi più lunghi. ma che spesso i lavori si fermano si parla di uno scolo d'acqua e di allagamento intanto primeggia un cartello come se appartenesse ai vari cartelli di lavori in corso ma è preoccupante leggerlo! Sembra che appartenga a un vignetta di cruciverba: trovate l'errore!
Le foto dell'esterno e non dei ragazzi sono una scelta consapevole per mettere, una volta di più l'accento sulla grave situazione in cui vivono questi giovanissimi.
Con tutti e tutte abbiamo fissato il prossimo appuntamento per venerdì 4 marzo.
A Volterra, nell'Aula magna abbiamo incontrato studenti del Liceo artistico e quelli del Classico.
Attenti e silenziosi, quasi “avidi di conoscere le vicende della mafia e di come sia importante l'attività del riciclaggio, dei rischi di infiltrazione in territori liberi dalle organizzazioni criminali e delle condizioni per inserirsi nei tessuti economici e sociali legali, hanno posto questioni di grande interesse e piccole curiosità che hanno arricchito e vivacizzato la mattinata.
Anche a loro abbiamo lanciato la sfida, memori del grande impegno dei loro compagni e compagne più grandi in questi anni.
Fra qualche giorno comunicheremo la data del secondo appuntamento di marzo.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
martedì 24 novembre 2015
Incontro a Camaiore (LU)
Incontro a Camaiore (LU)
Lunedì 23 novembre doppio appuntamento a Camaiore con due Istituti comprensivi. Gli incontri giungono dopo l'approvazione da parte della Giunta comunale della mozione che abbiamo presentato alla Conferenza finale di ottobre. Quella di Camaiore è la terza ad esprimersi sulla mozione ed il segnale degli amministratori cittadini è un ottimo segnale per ragazzi e ragazze che avranno interlocutori attenti e disponibili al confronto e alla discussione.
Ci auguriamo che altre seguiranno e che, sia pure lentamente, questa partecipazione divenga sempre più convinta e numerosa.
Al comprensivo 3 una classe di seconda, incuriosita e vivace, ha seguito il nostro ragionamento su Antonino Caponnetto e sulla mafia per poi interloquire con noi sulle questioni del riciclaggio e dell'impegno richiesto a ciascuno e ciascuna di opporsi alla cultura mafiosa e di sostegno a quella della legalità.
I loro compagni e compagne dello scorso anno avevano posto il problema della pericolosità della via Sarzanese e avevano trovato nel governo cittadino orecchie attente, così a loro abbiamo lanciato la sfida ad essere sentinelle individuando un altro tema di particolare interesse, di studiarlo e approfondirlo per poi discuterne con gli amministratori locali.
Al comprensivo 1 l'altro appuntamento è stato vivacizzato da ben 4 classi di ragazzi e ragazze. Ad accoglierci, nell'anfiteatro della scuola, la Dirigente scolastica e le insegnanti che hanno voluto fortemente la partecipazione al progetto. Con anche Renato Scalia della Fondazione ed esperto del fenomeno mafioso e di infiltrazioni della malavita organizzata in Toscana. Dopo aver illustrato il progetto e introdotto il tema del protagonismo dei giovani all'interno della comunità in cui vivono abbiamo parlato di regole e di responsabilità di ogni cittadino contro il rischio di infiltrazioni mafiose nell'economia sana, della responsabilità di chi sceglie di fare affari con essa. Renato Scalia si è soffermato sulla presenza di alcune famiglie mafiose in Versilia dove operano da anni e il suo racconto ha suscitato molte domande.
L'attenzione dimostrata dai ragazzi fa ben sperare sugli esiti del lavoro e, per la vivacità dell'incontro, il tempo è passato veloce.
Con ragazzi e ragazze dei due comprensivi ci siamo dati appuntamento per lunedì 29 febbraio presso la Sala comunale di Camaiore.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Lunedì 23 novembre doppio appuntamento a Camaiore con due Istituti comprensivi. Gli incontri giungono dopo l'approvazione da parte della Giunta comunale della mozione che abbiamo presentato alla Conferenza finale di ottobre. Quella di Camaiore è la terza ad esprimersi sulla mozione ed il segnale degli amministratori cittadini è un ottimo segnale per ragazzi e ragazze che avranno interlocutori attenti e disponibili al confronto e alla discussione.
Ci auguriamo che altre seguiranno e che, sia pure lentamente, questa partecipazione divenga sempre più convinta e numerosa.
Al comprensivo 3 una classe di seconda, incuriosita e vivace, ha seguito il nostro ragionamento su Antonino Caponnetto e sulla mafia per poi interloquire con noi sulle questioni del riciclaggio e dell'impegno richiesto a ciascuno e ciascuna di opporsi alla cultura mafiosa e di sostegno a quella della legalità.
I loro compagni e compagne dello scorso anno avevano posto il problema della pericolosità della via Sarzanese e avevano trovato nel governo cittadino orecchie attente, così a loro abbiamo lanciato la sfida ad essere sentinelle individuando un altro tema di particolare interesse, di studiarlo e approfondirlo per poi discuterne con gli amministratori locali.
Al comprensivo 1 l'altro appuntamento è stato vivacizzato da ben 4 classi di ragazzi e ragazze. Ad accoglierci, nell'anfiteatro della scuola, la Dirigente scolastica e le insegnanti che hanno voluto fortemente la partecipazione al progetto. Con anche Renato Scalia della Fondazione ed esperto del fenomeno mafioso e di infiltrazioni della malavita organizzata in Toscana. Dopo aver illustrato il progetto e introdotto il tema del protagonismo dei giovani all'interno della comunità in cui vivono abbiamo parlato di regole e di responsabilità di ogni cittadino contro il rischio di infiltrazioni mafiose nell'economia sana, della responsabilità di chi sceglie di fare affari con essa. Renato Scalia si è soffermato sulla presenza di alcune famiglie mafiose in Versilia dove operano da anni e il suo racconto ha suscitato molte domande.
L'attenzione dimostrata dai ragazzi fa ben sperare sugli esiti del lavoro e, per la vivacità dell'incontro, il tempo è passato veloce.
Con ragazzi e ragazze dei due comprensivi ci siamo dati appuntamento per lunedì 29 febbraio presso la Sala comunale di Camaiore.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
domenica 22 novembre 2015
Incontro a Castelfiorentino (FI) e Cascina (PI)
Incontro a Castelfiorentino (FI) e Cascina (PI)
Ancora due appuntamenti giornalieri con le Giovani sentinelle. Venerdì 20 novembre ci siamo ritrovati nell'auditorium dell’ISIS Enriques di Castelfiorentino dove il progetto è cresciuto passando da una classe a ben quattro nuove classi (una seconda e tre terze) dell'istituto che lavoreranno al progetto 2015-2016 con i veterani dello scorso anno. Con loro le insegnanti Patrizia Salerno e Luisella Giacomini.
Dopo aver illustrato il progetto ci siamo soffermati sui temi dei diritti e dei doveri dei cittadini, delle regole e del ruolo delle Istituzioni, del protagonismo giovanile per una società civile, attenta e consapevole. Hanno poi preso la parola i veterani che hanno raccontato la propria esperienza: avevano individuato uno spazio nell'Ostello della Gioventù, costruito nel 2000 con le risorse economiche del Giubileo e dopo altri lavori con finanziamenti pubblici oggi è in stato di abbandono, proponendo un suo riutilizzo. Nell'incontro con gli amministratori dello scorso mese di marzo era emersa la disponibilità dell’amministrazione alla realizzazione di uno spazio comune ed un pub all’interno dell’ostello. Per questo aveva approntato un bando per una gara d'appalto per la gestione dello spazio il cui vincitore non ha poi dato seguito alla sua offerta. Ai ragazzi sembrava più interessante la seconda offerta, maggiore di pochi euro rispetto alla vincitrice, e la vicenda fa riflettere, i giovani e noi, se vale per gli appalti, il massimo ribasso, o in questo caso i pochi euro in più possano pregiudicare su servizi e qualità. Inoltre, lamentano ragazzi e ragazze l'immobilismo e il silenzio degli amministratori perché se è venuto meno il vincitore vi è una seconda offerta. Da questa esperienza ragazzi e ragazze sono usciti delusi ed il rischio è di mettere in crisi lo spirito dello stesso progetto, il ruolo della scuola nel formare giovani responsabili e impegnati.
Agli amministratori chiediamo senso di responsabilità e comportamenti coerenti nei confronti dei propri cittadini altrimenti perdono ogni fiducia nelle istituzioni. La Fondazione ha più volte richiamato chi ha il governo della cosa pubblicale a dare il buon esempio, ad essere da guida non solo per gli adulti ma ancor di più con i giovani. Ricordiamo che durante la Conferenza finale abbiamo lanciato la proposta di sottoscrivere la mozione di sostegno al percorso delle Giovani sentinelle, ma solo 2 comuni su 53 l'hanno fino ad oggi sottoscritta. Il nostro augurio è che in occasione del secondo appuntamento amministratori e amministratrici siano partecipi e attenti alle sollecitazioni dei giovani per il bene di quei valori di convivenza civile e di buona politica, come abbiamo sottolineato nel Protocollo d’intesa firmato con l’Anci..
A Cascina, ospiti dell'Istituto Pesenti siamo stati accolti dai veterani della seconda e da una nuova classe prima per il secondo incontro della giornata. Lo scorso anno ragazzi e ragazze sono stati protagonisti di un'esperienza interessante studiando e approfondendo la questione dei beni confiscati e facendo la gita d'istruzione a Corleone, ospiti di Casa Caponnetto, dove hanno potuto osservare l'esperienza della cooperativa Lavoro e non solo.
Con loro abbiamo ripreso i temi del contrasto alla mafia, alla cultura mafiosa, ai tentativi di infiltrazione, sottolineando il valore dell'impegno personale, del non girarsi dall'altra arte, del rifiutare ogni compromesso. La discussione è stata vivace e interessante e la curiosità di studenti e studentesse ha contribuito a tenere sempre desta l'attenzione.
Possiamo essere ben fiduciosi che sapranno lavorare con impegno e fantasia.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Ancora due appuntamenti giornalieri con le Giovani sentinelle. Venerdì 20 novembre ci siamo ritrovati nell'auditorium dell’ISIS Enriques di Castelfiorentino dove il progetto è cresciuto passando da una classe a ben quattro nuove classi (una seconda e tre terze) dell'istituto che lavoreranno al progetto 2015-2016 con i veterani dello scorso anno. Con loro le insegnanti Patrizia Salerno e Luisella Giacomini.
Dopo aver illustrato il progetto ci siamo soffermati sui temi dei diritti e dei doveri dei cittadini, delle regole e del ruolo delle Istituzioni, del protagonismo giovanile per una società civile, attenta e consapevole. Hanno poi preso la parola i veterani che hanno raccontato la propria esperienza: avevano individuato uno spazio nell'Ostello della Gioventù, costruito nel 2000 con le risorse economiche del Giubileo e dopo altri lavori con finanziamenti pubblici oggi è in stato di abbandono, proponendo un suo riutilizzo. Nell'incontro con gli amministratori dello scorso mese di marzo era emersa la disponibilità dell’amministrazione alla realizzazione di uno spazio comune ed un pub all’interno dell’ostello. Per questo aveva approntato un bando per una gara d'appalto per la gestione dello spazio il cui vincitore non ha poi dato seguito alla sua offerta. Ai ragazzi sembrava più interessante la seconda offerta, maggiore di pochi euro rispetto alla vincitrice, e la vicenda fa riflettere, i giovani e noi, se vale per gli appalti, il massimo ribasso, o in questo caso i pochi euro in più possano pregiudicare su servizi e qualità. Inoltre, lamentano ragazzi e ragazze l'immobilismo e il silenzio degli amministratori perché se è venuto meno il vincitore vi è una seconda offerta. Da questa esperienza ragazzi e ragazze sono usciti delusi ed il rischio è di mettere in crisi lo spirito dello stesso progetto, il ruolo della scuola nel formare giovani responsabili e impegnati.
Agli amministratori chiediamo senso di responsabilità e comportamenti coerenti nei confronti dei propri cittadini altrimenti perdono ogni fiducia nelle istituzioni. La Fondazione ha più volte richiamato chi ha il governo della cosa pubblicale a dare il buon esempio, ad essere da guida non solo per gli adulti ma ancor di più con i giovani. Ricordiamo che durante la Conferenza finale abbiamo lanciato la proposta di sottoscrivere la mozione di sostegno al percorso delle Giovani sentinelle, ma solo 2 comuni su 53 l'hanno fino ad oggi sottoscritta. Il nostro augurio è che in occasione del secondo appuntamento amministratori e amministratrici siano partecipi e attenti alle sollecitazioni dei giovani per il bene di quei valori di convivenza civile e di buona politica, come abbiamo sottolineato nel Protocollo d’intesa firmato con l’Anci..
A Cascina, ospiti dell'Istituto Pesenti siamo stati accolti dai veterani della seconda e da una nuova classe prima per il secondo incontro della giornata. Lo scorso anno ragazzi e ragazze sono stati protagonisti di un'esperienza interessante studiando e approfondendo la questione dei beni confiscati e facendo la gita d'istruzione a Corleone, ospiti di Casa Caponnetto, dove hanno potuto osservare l'esperienza della cooperativa Lavoro e non solo.
Con loro abbiamo ripreso i temi del contrasto alla mafia, alla cultura mafiosa, ai tentativi di infiltrazione, sottolineando il valore dell'impegno personale, del non girarsi dall'altra arte, del rifiutare ogni compromesso. La discussione è stata vivace e interessante e la curiosità di studenti e studentesse ha contribuito a tenere sempre desta l'attenzione.
Possiamo essere ben fiduciosi che sapranno lavorare con impegno e fantasia.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
giovedì 19 novembre 2015
Incontro a Lastra a Signa (FI)
Incontro a Lastra a Signa (FI)
Giovedì 19 novembre appuntamento con le Giovani sentinelle di Lastra a Signa. All'Istituto comprensivo una classe prima e due seconde ci hanno accolto con grande interesse e curiosità, pronti ad ascoltare e a fare domande. I loro compagni più grandi hanno lavorato molto l'anno passato, e con grande passione, e la loro proposta di recuperare all'uso dei locali della propria scuola per renderli agibili e fruibili per delle attività ha avuto grandi consensi e suscitato entusiasmo. Fra poco inizieranno i lavori di ripulitura e imbiancatura ad opera di giovani e adulti e presto quelle stanze ospiteranno dei laboratori e altri spazi per i giovani.
A ragazzi e ragazze abbiamo ricordato quanto sia importante agire da cittadini e cittadine responsabili per affermare il valore delle regole e un costume di rispetto per le norme quale strumento del contrasto all'espansione e alla cultura mafiosa. Molte le domande e le richieste di chiarimenti che ci hanno lasciato senza fiato e, in chiusura, la sottolineatura che la mafia uccide anche bambini e bambine ha concluso una bella mattinata.
Clicca e scarica qui le foto
Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Progetto Scuola
Giovedì 19 novembre appuntamento con le Giovani sentinelle di Lastra a Signa. All'Istituto comprensivo una classe prima e due seconde ci hanno accolto con grande interesse e curiosità, pronti ad ascoltare e a fare domande. I loro compagni più grandi hanno lavorato molto l'anno passato, e con grande passione, e la loro proposta di recuperare all'uso dei locali della propria scuola per renderli agibili e fruibili per delle attività ha avuto grandi consensi e suscitato entusiasmo. Fra poco inizieranno i lavori di ripulitura e imbiancatura ad opera di giovani e adulti e presto quelle stanze ospiteranno dei laboratori e altri spazi per i giovani.
A ragazzi e ragazze abbiamo ricordato quanto sia importante agire da cittadini e cittadine responsabili per affermare il valore delle regole e un costume di rispetto per le norme quale strumento del contrasto all'espansione e alla cultura mafiosa. Molte le domande e le richieste di chiarimenti che ci hanno lasciato senza fiato e, in chiusura, la sottolineatura che la mafia uccide anche bambini e bambine ha concluso una bella mattinata.
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Sergio Tamborrino
Responsabile Toscana Progetto Scuola
Incontro a Grosseto e Calenzano (FI)
Incontro a Grosseto e Calenzano (FI)
Nuovo doppio appuntamento con le Giovani sentinelle mercoledì 18 novembre.
A Calenzano, all'Istituto comprensivo, le bravissime insegnanti hanno proposto un interessante modello di continuità didattica: ragazzi e ragazze dello scorso anno, ormai in prima media, lavoreranno con i propri compagni e compagne più piccoli di quarta e quinta della primaria. Con loro ci siamo ritrovati per proseguire il ragionamento su Antonino Caponnetto e il contrasto alla mafia, che realizza profitti incredibili con le proprie attività illegali. Tali profitti sono riciclati e reinvestiti nell'economia legale, favorendo così l'ulteriore arricchimento delle organizzazioni criminali e mettendo a repentaglio i nostri stessi principi di uguaglianza e libertà.
Abbiamo così lanciato la sfida delle giovani sentinelle ad essere cittadine e cittadini attenti e responsabili per opporsi insieme ai tentacoli mafiosi.
L'altro appuntamento a Grosseto, nella bella Aula magna dell'Istituto Bianciardi di Grosseto dove erano ad attenderci ben 4 classi con le loro insegnanti: Laura Ciampini, Maria Vittoria Filippini, Sandra Roghi e Patrizia Vincenzoni.
Con ragazzi e ragazze anche la redazione di Tv9, emittente sempre puntuale ad informare, che ha intervistato i giovani e li segue in questo loro percorso di educazione alla cittadinanza consapevole.
In apertura abbiamo illustrato il progetto e poi lasciato la parola ai veterani che hanno offerto testimonianze e riflessioni sulla propria esperienza e sulle tematiche affrontate in questi sei anni passati: dall'integrazione al gioco d'azzardo, al rispetto delle regole nel gioco e nella vita. Domande e richieste di chiarimenti e approfondimenti da parte dei nuovi fanno ben sperare sull'impegno e sugli esiti del lavoro.
All'impegno e agli esiti contribuiscono significativamente le insegnanti e Laura Ciampini che, con tenacia e passione, seguono e sono guida per ragazzi e ragazze, offrendo esempio di quanto sosteneva Antonino Caponnetto di loro quali nuovi partigiani dei valori.
Studenti e studentesse del Bianciardi hanno affrontato e approfondito temi di grande rilievo, sono stati interlocutori interessati e vivaci delle istituzioni locali e hanno avuto amministratori aperti e disponibili al confronto e alla discussione e, con essi, hanno promosso il dibattito e la ricerca delle soluzioni. Da questa esperienza che – siamo certi – continuerà anche quest'anno e in quelli a venire ha trovato conferma e vigore Cittadinanza e Costituzione, disciplina curriculare da sostenere e incoraggiare e non da soffocare o peggio ancora una semplice attività, perché sondare e promuovere il protagonismo in relazione ai valori della nostra Carta e alla cittadinanza costituisce uno dei compiti importanti della nostra scuola.
Alleghiamo nuova interpellanza al Ministro dell'Economia da parte del senatore Lumia, presente alla nostra Conferenza finale, in merito alle Baby slot delle quali si chiede la revoca
http://stopmafia.blogspot.it/20\5/11/interrogazione-sen-lumia-governo.html
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
martedì 17 novembre 2015
Doppio incontro a Bagno a Ripoli e Fiesole
Doppio incontro a Bagno a Ripoli e Fiesole
Anche quest'anno l'alto numero di iscrizioni ha richiesto un doppio appuntamento giornaliero, per questa ragione, lunedì 16 novembre, incontro con le Giovani sentinelle di Bagno a Ripoli e Fiesole.
All'Istituto comprensivo Balducci di Fiesole ad attenderci le classi seconde che avevano già seguito il percorso di educazione alla legalità. Appassionati, motivati e contenti i giovani hanno ricevuto risposte incoraggianti dall'amministrazione comunale alla questione della sicurezza stradale che avevano posto l'anno passato ed erano pronti a ripartire volgendo la propria attenzione ad un altro tema di loro interesse. Altrettanto non possono dire i ragazzi di Bagno a Ripoli che attendono oramai da oltre 3 anni una risposta dalla propria amministrazione in merito al loro progetto Non camminare sulle spalle degli altri, che prevedeva la realizzazione di una campagna pubblicitaria mirata sui mezzi dell'Ataf per invitare i cittadini a pagare il biglietto dell’autobus. Ci auguriamo che presto anche loro possano avere risposte certe e non rimanere delusi. Quest’anno ai veterani e veterane del Gobetti-Volta si sono aggiunte altre due classi interessate ad ascoltare e discutere di mafia e di riciclaggio del denaro sporco, di beni confiscati e dell'impegno di ciascuno e ciascuna.
In tutti e due i casi il tempo è volato in fretta e molte domande sono rimaste inespresse. Le riprenderemo alla prossima occasione.
All'entusiasmo di ragazzi e ragazze, all'interesse crescente per l'educazione alla cittadinanza non hanno risposto amministratori e amministratrici sottoscrivendo la mozione che abbiamo presentato nel corso della Conferenza finale. Continueremo a sollecitare sindaci e giunte a dare un segnale di attenzione nei confronti dei propri giovani cittadini.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Anche quest'anno l'alto numero di iscrizioni ha richiesto un doppio appuntamento giornaliero, per questa ragione, lunedì 16 novembre, incontro con le Giovani sentinelle di Bagno a Ripoli e Fiesole.
All'Istituto comprensivo Balducci di Fiesole ad attenderci le classi seconde che avevano già seguito il percorso di educazione alla legalità. Appassionati, motivati e contenti i giovani hanno ricevuto risposte incoraggianti dall'amministrazione comunale alla questione della sicurezza stradale che avevano posto l'anno passato ed erano pronti a ripartire volgendo la propria attenzione ad un altro tema di loro interesse. Altrettanto non possono dire i ragazzi di Bagno a Ripoli che attendono oramai da oltre 3 anni una risposta dalla propria amministrazione in merito al loro progetto Non camminare sulle spalle degli altri, che prevedeva la realizzazione di una campagna pubblicitaria mirata sui mezzi dell'Ataf per invitare i cittadini a pagare il biglietto dell’autobus. Ci auguriamo che presto anche loro possano avere risposte certe e non rimanere delusi. Quest’anno ai veterani e veterane del Gobetti-Volta si sono aggiunte altre due classi interessate ad ascoltare e discutere di mafia e di riciclaggio del denaro sporco, di beni confiscati e dell'impegno di ciascuno e ciascuna.
In tutti e due i casi il tempo è volato in fretta e molte domande sono rimaste inespresse. Le riprenderemo alla prossima occasione.
All'entusiasmo di ragazzi e ragazze, all'interesse crescente per l'educazione alla cittadinanza non hanno risposto amministratori e amministratrici sottoscrivendo la mozione che abbiamo presentato nel corso della Conferenza finale. Continueremo a sollecitare sindaci e giunte a dare un segnale di attenzione nei confronti dei propri giovani cittadini.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
venerdì 13 novembre 2015
Incontro con l’Istituto comprensivo Piero della Francesca di Firenze
Incontro con l’Istituto comprensivo Piero della Francesca di Firenze
Venerdì 13 novembre secondo appuntamento delle Giovani sentinelle fiorentine. All'Istituto comprensivo Piero della Francesca erano ad attenderci una classe Prima con i propri insegnanti Barbagallo e Pro.
Ragazzi e ragazze attenti e curiosi hanno seguito con passione il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto del suo pool e del progetto che promuove il loro protagonismo e la cittadinanza attiva.
Le numerose idee e proposte dei giovani che hanno partecipato al progetto negli anni scorsi ha appassionato studenti e studentesse e, trascorse le due ore previste, molti di loro erano ancora desiderosi di porre delle domande e di sollecitare spiegazioni e chiarimenti, bella testimonianza del loro interesse ai temi dell'educazione alla legalità.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Venerdì 13 novembre secondo appuntamento delle Giovani sentinelle fiorentine. All'Istituto comprensivo Piero della Francesca erano ad attenderci una classe Prima con i propri insegnanti Barbagallo e Pro.
Ragazzi e ragazze attenti e curiosi hanno seguito con passione il racconto della vicenda di Antonino Caponnetto del suo pool e del progetto che promuove il loro protagonismo e la cittadinanza attiva.
Le numerose idee e proposte dei giovani che hanno partecipato al progetto negli anni scorsi ha appassionato studenti e studentesse e, trascorse le due ore previste, molti di loro erano ancora desiderosi di porre delle domande e di sollecitare spiegazioni e chiarimenti, bella testimonianza del loro interesse ai temi dell'educazione alla legalità.
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
giovedì 12 novembre 2015
Incontro con il Rodolico di Firenze
Incontro con il Rodolico di Firenze
Giovedì 12 novembre secondo appuntamento delle Giovani sentinelle a Firenze. Ad accoglierci quattro classi del Liceo scientifico Rodolico, alcune veterane altre nuove.
Anche con loro abbiamo dato spazio alla articolazione del progetto e ai temi al centro dell'attenzione di ragazzi e ragazze in questi anni, mentre vedranno il video su Antonino Caponnetto in classe.
Studenti e studentesse hanno sollecitato riflessioni e risposte e la loro curiosità lascia ben sperare per il loro progetto. La fondazione ha voluto rimarcare quanto sia importante il confronto con chi governa la cosa pubblica, fra gli studenti quale metodo di lavoro per irrobustire una coscienza civica e un abito democratico. Per questo lavoro è essenziale la scuola, luogo dove apprendere a decifrare i linguaggi, e la guida degli insegnanti, partigiani dei valori, come ripeteva Antonino Caponnetto.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Giovedì 12 novembre secondo appuntamento delle Giovani sentinelle a Firenze. Ad accoglierci quattro classi del Liceo scientifico Rodolico, alcune veterane altre nuove.
Anche con loro abbiamo dato spazio alla articolazione del progetto e ai temi al centro dell'attenzione di ragazzi e ragazze in questi anni, mentre vedranno il video su Antonino Caponnetto in classe.
Studenti e studentesse hanno sollecitato riflessioni e risposte e la loro curiosità lascia ben sperare per il loro progetto. La fondazione ha voluto rimarcare quanto sia importante il confronto con chi governa la cosa pubblica, fra gli studenti quale metodo di lavoro per irrobustire una coscienza civica e un abito democratico. Per questo lavoro è essenziale la scuola, luogo dove apprendere a decifrare i linguaggi, e la guida degli insegnanti, partigiani dei valori, come ripeteva Antonino Caponnetto.
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Primo incontro progetto Giovani sentinelle 2015-2016 ad Arezzo
Primo incontro progetto Giovani sentinelle 2015-2016 ad Arezzo
Dopo aver incontrato, Vittorio Bugli, assessore regionale al Bilancio, per illustrargli la settima edizione del progetto Giovani sentinelle, rinnovare la richiesta di sostenerlo finanziariamente e prospettare un più stretta collaborazione per la diffusione della cultura della legalità, fiduciosi nelle sue decisioni in merito all'erogazione delle risorse, abbiamo dato responsabilmente il via al nuovo progetto 2015-2016.
Martedì 11 novembre abbiamo esordito al Liceo artistico Piero della Francesca di Arezzo, istituto con il quale vi è lunga consuetudine di intenti e un solido rapporto di collaborazione con gli insegnanti Daria Meazzini e Agostino Fabbri. La loro scelta di proporre in classe alcuni video del giudice Caponnetto, con l'intento di giungere a questo primo appuntamento preparati ad un confronto più diretto e intenso, ha consentito una presentazione più articolata del progetto e un'illustrazione più approfondita delle proposte che studenti e studentesse più grandi hanno elaborato nel corso di questi anni. Le due classi seconde impegnate nel percorso di educazione alla cittadinanza hanno seguito con attenzione e in silenzio che fanno ben sperare negli esiti del loro lavoro.
Noi ci auguriamo che questa pratica si diffonda in modo da dedicare più tempo per parlare di cittadinanza attiva e della mafia oggi.
Con loro ci siamo dati appuntamento per il prossimo 25 febbraio 2016 quando saremo ospiti dell'amministrazione comunale di Arezzo.
Clicca e scarica qui le foto
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
Dopo aver incontrato, Vittorio Bugli, assessore regionale al Bilancio, per illustrargli la settima edizione del progetto Giovani sentinelle, rinnovare la richiesta di sostenerlo finanziariamente e prospettare un più stretta collaborazione per la diffusione della cultura della legalità, fiduciosi nelle sue decisioni in merito all'erogazione delle risorse, abbiamo dato responsabilmente il via al nuovo progetto 2015-2016.
Martedì 11 novembre abbiamo esordito al Liceo artistico Piero della Francesca di Arezzo, istituto con il quale vi è lunga consuetudine di intenti e un solido rapporto di collaborazione con gli insegnanti Daria Meazzini e Agostino Fabbri. La loro scelta di proporre in classe alcuni video del giudice Caponnetto, con l'intento di giungere a questo primo appuntamento preparati ad un confronto più diretto e intenso, ha consentito una presentazione più articolata del progetto e un'illustrazione più approfondita delle proposte che studenti e studentesse più grandi hanno elaborato nel corso di questi anni. Le due classi seconde impegnate nel percorso di educazione alla cittadinanza hanno seguito con attenzione e in silenzio che fanno ben sperare negli esiti del loro lavoro.
Noi ci auguriamo che questa pratica si diffonda in modo da dedicare più tempo per parlare di cittadinanza attiva e della mafia oggi.
Con loro ci siamo dati appuntamento per il prossimo 25 febbraio 2016 quando saremo ospiti dell'amministrazione comunale di Arezzo.
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Responsabile Nazionale Progetto Scuola
martedì 10 novembre 2015
sabato 31 ottobre 2015
#Srebrenica 1995-2015 - Un caso estremo di assenza di legalità sovranazionale.
La Fondazione Caponnetto Co-sponsor del reportage su Srebrenica 20 anni dopo. Ecco la versione definitiva del video reportage #Srebrenica 1995-2015
giovedì 29 ottobre 2015
Firenze - Teatro Verdi - Conferenza Finale
Firenze - Teatro Verdi - Conferenza Finale
Per la Conferenza finale 2014-2015 una folta rappresentanza delle Giovani sentinelle della Toscana e del Veneto si è ritrovata nel teatro Verdi di Firenze, spazio ampio e bellissimo per discutere e confrontarsi sui temi che hanno approfondito e su cui hanno sollecitato risposte e contributi da parte di chi ha responsabilità di governare la cosa pubblica e di legiferare.
In apertura il dottor Gianassi ha portato il saluto del Comune di Firenze, apprezzando l'impegno costante dei giovani a favore della legalità, impegno da valorizzare e sostenere perché essenziale alla formazione dei cittadini.
Ilaria Bugetti, consigliera regionale e membro della commissione Istruzione, ha sottolineato l'impegno della Regione Toscana per sostenere le tante esperienze di educazione alla legalità e di promozione della cultura delle regole, e ha ricordato la fatica quotidiana della scuola e delle e degli insegnanti che aiutano quotidianamente ragazzi e ragazze a decifrare segni e linguaggi nel loro cammino quotidiano di cittadini responsabili.
I lavori della Conferenza si sono aperti con la proiezione del video di studenti e genitori dell'Istituto comprensivo di Aulla. Come avevamo ripetuto più volte la loro richiesta necessitava e necessita di risposte urgenti perché sono tanti i giovanissimi di quel comune che hanno compiuto e compiono un intero ciclo di studi all'interno di container. Insieme a loro sono state numerose le scuole che hanno posto in primo piano il tema degli edifici scolastici e degli spazi a scuola, in tanti modi e con linguaggi differenti, chiedendo che vi siano risposte chiare e non vaghe, urgenti e non ulteriormente rinviabili.
In maniera analoga si sono alternati gli altri gruppi di scuole su temi comuni: l'immigrazione e l'integrazione, la mafia e il gioco d'azzardo, gli spazi in città e l'ambiente urbano, la questione dei beni confiscati. Su quest'ultimo tema vi è stato un interesse crescente da parte di ragazzi e ragazze nel corso dell'anno scolastico passato perché gli immobili confiscati alle organizzazioni criminali sono il segno tangibile dell'arricchimento illegale e delle risorse sottratte alla collettività. A tale interesse ha pure contribuito la partecipazione al progetto delle due scuole di Corleone che hanno approfondito e fatto conoscere le vicende di due immobili, uno che ospita la caserma della Guardia di Finanza e l'altro sede di Casa Caponnetto, sottratti alla mafia corleonese.
La fondazione Caponnetto ha coerentemente riproposto la questione di due beni confiscati in città, in via Giotto e in piazza della Signoria, sollecitando nuovamente un incontro con il sindaco, Dario Nardella, per discutere pubblicamente sul tema dei beni e sull'uso di quelli fiorentini.
In sala erano presenti venti amministratori locali, invitati a sostenere i propri giovani cittadini in questo percorso di educazione alla legalità e sollecitati dalla fondazione a sottoscrivere la mozione inviata loro prima della Conferenza. Abbiamo apprezzato con molto piacere gli atti delle Giunte comunali di Cascina e Camaiore che si sono espresse a favore della stessa mozione, coerenti con l'impegno profuso nel corso dell'anno, ma siamo rimasti sorpresi ancora una volta dalle tante assenze, come abbiamo verificato anche nel corso dell'anno in tanti appuntamenti e della mancata sottoscrizione della mozione. Non hanno avuto risposta i nostri appelli ad amministratori e amministratrici di essere interlocutori credibili di studenti e studentesse, capaci di ascolto e dialogo, sembra esserci in tanti comportamenti una indisponibilità al confronto e alla discussione, che disconosce ogni impegno morale ad avvicinare i giovani alla politica e alle istituzioni.
Per vincere queste resistenze avevamo sottoscritto con l'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia un protocollo d'intesa che valorizzasse insieme il percorso di educazione alla cittadinanza e il contributo attivo di chi ha il governo della cosa pubblica nelle città. A confortarci in questa nostra convinzione è intervenuta Cristina Giachi, vicesindaca di Firenze e presidente della commissione Istruzione dell'Anci, che ha ringraziato ragazze e ragazzi per l'impegno e li ha invitati ad essere consapevoli di cosa sono le istituzioni nel loro lavoro di approfondimento. Ha ricordato che la parola legalità rinvia alla osservanza delle regole, ma la regola rende possibile il legame fra gli uomini e le donne. Condividendo questa convinzione, la Fondazione auspica a breve un confronto con l’ANCI per individuare le strategie più efficaci ad una partecipazione più diffusa.
Tutte le proposte dei giovani sono state l'oggetto dell'attenzione di parlamentari invitati a discuterne. Ha esordito Filippo Fossati, deputato e membro della Commissione Affari sociali della Camera, ringraziando la Fondazione e i giovani per l'enorme impegno posto nel definire le proposte e ricordando l'esperienza di lavoro volontario sulle terre confiscate alla mafia da parte di tanti ragazzi e ragazze. Ha poi sottolineato il valore della democrazia e della partecipazione, come emerge dall'esperienza del progetto e, quanto alle numerose proposte, ha distinto i compiti del governo che deve dare esecuzione alle decisioni, mentre il parlamento legifera. Ha auspicato un rapporto più stretto con il mondo variegato della società civile di cui i giovani sono parte e ha confermato l'impegno che, nel dibattito parlamentare sulla Legge di Stabilità, si giunga alla riduzione delle slot machine e all'abbassamento del tetto dell'uso del contante.
Giuseppe Lumia, senatore e membro della Commissione parlamentare antimafia, ha apprezzato molto lo stile delle Giovani sentinelle: progettano, fanno e verificano i risultati. Ha voluto porre tutta la propria attenzione sulle divinità del denaro e del potere, che hanno alimentato e alimentano le mafie. Contro di esse è necessario recidere ogni forma di condivisione delle due divinità con l'impegno quotidiano e con l'adesione a valori differenti. Ha concluso con un appello alla coerenza sia dei comportamenti sia nel rispetto delle leggi.
Ultimo ad intervenire Mario Giarrusso, anch'egli senatore e membro della Commissione parlamentare antimafia, che ha elogiato il lavoro delle Giovani sentinelle e apprezzato quello della scuola, degli insegnanti che guidano ragazzi e ragazze a fare domande, domande scomode.
Ha condiviso l'impegno contro il gioco d'azzardo e ha ricordato che i proventi di slot machine e videogiochi finiscono fuori dal nostro Paese, in luoghi oscuri dal punto di vista del fisco e dell'economia. L'enorme montagna di denaro, circa 100 miliardi di euro, sono un peso insopportabile per l’economia e le famiglie, ma dal punto di vista più generale sono una somma con cui si compra un intero Paese e non semplicemente si corrompe un politico o un tecnico.
Anche i beni confiscati costituiscono uno strumento potente per combattere le mafie, ma – ha denunciato – è in atto un tentativo di affidare il controllo di essi ad una Società per Azioni presieduta da un amico del senatore Marcello Dell'Utri.
Fra le novità di questa Conferenza, oltre alla presenza di parlamentari di differente orientamento, anche due “tecnici”: Paolo Borrometi, giovane giornalista siciliano minacciato dalla mafia per aver disvelato le ipocrisie di chi nega ancora ne nega l'esistenza, che ha ringraziato studenti e studentesse per il coraggio che hanno mostrato nelle loro proposte e per la perseveranza con cui hanno sollecitato e sollecitano i pubblici poteri a discutere e a smettere con la retorica dei giovani futuro del Paese. Li ha invitati a raccontare e denunciare e ha concluso con un appello per il riutilizzo del bene confiscato di Piazza della Signoria la cui assegnazione a fini sociali sarebbe un bel segnale nella lotta alla mafia.
L'importanza di una informazione puntuale e libera è stata rimarcata con i riconoscimenti di tre emittenti locali toscane, Tele Elba, TeleGranducato e TV9, attente nel corso di questi anni alle proposte delle Giovani sentinelle.
Un brevissimo estratto di Fantasmi a Roma, film di Antonio Pietrangeli del 1961, è stato proposto dal secondo “tecnico”, Giorgio Giombetti membro della Fondazione ed esperto di evasione fiscale, per introdurre il tema della corruzione e dell'evasione stessa, tante volte segnalato e sottolineato nel corso dei nostri appuntamenti anche in relazione alle risorse necessarie al Paese per emergere dalla situazione di difficoltà economica. E le immagini, come le parole, i ragionamenti sono le cose cui ha fatto appello Giorgio Giombetti per comprendere il fenomeno e ricercare delle soluzioni.
Le parole di Angelo Corbo, ispettore di Polizia sopravvissuto alla strage di Capaci, hanno chiuso questa parte della mattinata: restituire dignità al Paese e riconoscere il valore del rispetto quotidiano delle regole.
Una costante del nostro progetto è stata la ricerca di collaborazioni e di lavoro comune con altri soggetti nell'intento di diffondere la cultura della legalità. Gioia Nanni e Stefania Bortolotti, funzionarie della Polizia di Stato, hanno introdotto il progetto OSCAD, Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori. Le Giovani sentinelle e la Polizia di Stato hanno già collaborato nelle scuole del Veneto lo scorso anno e tale collaborazione prenderà corpo in Sicilia e in altre regioni.
Segui sempre le tre erre: rispetto per te stesso, rispetto per gli altri e la responsabilità dei tuoi atti - sostiene il Dalai Lama – e questa è la filosofia di OSCAD, ufficio interforze di Polizia di Stato e Carabinieri, che ha come obiettivo sottolineare l'importanza di professionalità e delle esperienze per accrescere la sicurezza. Come i giovani hanno sottolineato i rischi del cyberbullismo, le due funzionarie hanno offerto la propria conoscenza di chi accoglie i racconti di chi ha subito violenze e discriminazioni, in particolare sui social network, e hanno concluso con l'invito ai e alle giovani ad essere sentinelle, sempre più responsabili e attenti nel denunciare ogni forma di discriminazione e abuso.
Come ogni anno la Conferenza è bifronte: chiude un'esperienza e ne apre una nuova. Molte scuole hanno rinnovato l'interesse per il percorso di educazione alla legalità e alla cittadinanza, altre se ne sono aggiunte, qualcuna non parteciperà. Alcuni e alcune insegnanti sono lasciati soli e impossibilitati di dare anima a Cittadinanza e Costituzione, mentre ci conforta il segnale autorevole di Giovanna Boda Direttore Generale per lo Studente del Miur che indica tutta l’attenzione e l’impegno a favore della cultura della legalità e della cittadinanza e ci incoraggia in questo lavoro comune. Era presente Antonella Mancaniello del Miur.
Puntualmente si ripropongono anche i problemi delle risorse necessarie. Noi crediamo che l'ampia partecipazione, il valore educativo del percorso, la varietà e l'originalità delle proposte, le sollecitazioni che giungono da questa parte della società civile, il protagonismo ritrovato, siano tutti argomenti da ponderare con attenzione e cura nel decidere, da parte della Regione Toscana, di rinnovare i finanziamenti richiesti, una decisione a breve per poter intraprendere il nuovo viaggio con la tranquillità necessaria e dovuto ad un compito che tutti riconosciamo essenziale per il nostro Paese.
Editore Domenico Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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