martedì 4 novembre 2014

Le giovani sentinelle dilagano nella Toscana.

Le giovani sentinelle dilagano nella Toscana. Lunedì 3 novembre, oltre al consueto appuntamento ad Arezzo, al Liceo artistico Piero della Francesca, risalgono in Casentino, a Pieve Santo Stefano e a Bibbiena. L'appuntamento ad Arezzo con i giovani del Liceo ha preso una piega inattesa e molto interessante. Gli insegnanti, Agostino Fabbri e Daria Meazzini (le due forze della Natura!) hanno proposto agli studenti rappresentanti di classe del triennio, che partecipano al progetto anche col compito di essere portavoce presso i propri compagni, un intervista da una televisione locale ad un agente di Polizia che si occupa di mafia e che ha denunciato la disattenzione e l'ingenuità di cittadini e di chi ha responsabilità nel contrasto alle infiltrazioni mafiose. E da questa denuncia è partita la nostra proposta di essere cittadini consapevoli e attivi, informati e attenti al territorio in cui viviamo, proprio come insegnava Antonino Caponnetto. Oggi abbiamo sempre più bisogno della partecipazione e della collaborazione di tutti, dobbiamo valorizzare il contributo di ciascuno e, in particolare, saper apprezzare l'impegno e la passione di ragazzi e ragazze nel rendere più solida la nostra democrazia e la nostra libertà. Solo così è possibile contrastare con efficacia la mafia e i suoi tentacoli che sembrano essere inarrestabili e pervasivi. Con i giovani di Arezzo ci siamo dati appuntamento per venerdì 13 marzo. Peccato non potervi far vedere le foto! Ma li ritroverete fra qualche giorno sul sito www.giovanisentinelledellalegalita.org All'Istituto comprensivo Dovizi di Bibbiena erano in quattro classi seconde della scuola secondaria inferiore. Dopo qualche ritardo i agazzi e ragazze ci hanno accolto con molto entusiasmo e con loro abbiamo discusso di legalità e del rispetto delle regole quotidiane quali condizioni essenziali per essere dei buoni cittadini. Questo confronto serrato ha fatto da premessa alla proposta della Fondazione ai giovani di essere protagonisti e cittadini attivi nella propria città individuando un tema di particolare interesse da studiare e approfondire, per poi farne oggetto di dibattito con chi governa Bibbiena e con i cittadini, a partire dai propri genitori il prossimo mercoledì 18 marzo. Ben diversa la situazione che abbiamo vissuto a Pieve Santo Stefano, comune al confine della nostra regione. All'Istituto omnicomprensivo tecnico, agrario e per l'accoglienza turistica sonno stati sorpresi dal nostro arrivo. La scuola si era iscritta, prima dell'estate, per partecipare al progetto e noi abbiamo inviato all'indirizzo di posta elettronica della stessa il calendario, prima quello provvisorio poi il definitivo, con la data dell'appuntamento con loro, e i report di tutti gli incontri che si sono svolti in queste due prime settimane. Ma l'insegnante che aveva curato l'iscrizione ha cambiato scuola e nessuno dall'Istituto, nonostante arrivassero anche a loro le email, si è curato di avvertire la Fondazione o assumere gli impegni presi dal docente. L'esperienza è particolarmente significativa dello stato di abbandono cui versa Cittadinanza e Costituzione, disciplina che sembra non avere uno statuto preciso all'interno della scuola e abbandonata alle mutevoli condizioni di vita della scuola stessa. Antonino Caponnetto aveva avvertito che i docenti sono i nuovi partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, ed è stato profetico in ciò, se questa disciplina dipende dalla grande disponibilità e dalla buona volontà di qualche insegnante. La Fondazione resta ferma nella sua convinzione di mantenere alta l'attenzione sulla questione e continuerà a battersi in tutte le sedi perché si tenga fede all'impegno di fare della scuola il luogo della formazione del cittadino, anche attraverso lo studio della Carta costituzionale e le esperienze significative di cittadinanza.

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